Gli insetti del legno
Gli insetti xilofagi, fatta eccezione per le termiti e per le formiche, durante il loro ciclo vitale subiscono una metamorfosi completa.
Dall’uovo fuoriesce la larva che, dopo un periodo più o meno lungo, a seconda della specie, durante il quale essa vive e si accresce nell’interno del legno, si trasforma in pupa e successivamente in adulto o insetto perfetto.
Il tarlo fuoriesce attraverso un foro (foro di sfarfallamento) da lui stesso prodotto sulla superficie del legno.
Il danno subito dal legno è causato dalle larve che scavano per procurarsi il nutrimento.
Gli insetti del legno più diffusi e dannosi nei manufatti e negli oggetti di antiquariato, appartengono alle famiglie degli Anobidi (anobium punctatum, oligomerus ptilinoides, xestobium rufovillosum, ptilinus pectinicornis).
Il tarlo che attacca invece il legno stagionato nei primi anni di vita, in particolare le travature, appartiene alle famiglie dei Cerambicidi (hylotrupes bajulus, hesperophanes cinereus, stromatium fulvum).
L’Anobium Punctatum, noto anche come Tarlo del legno, o Tarlo dei mobili, si nutre della polpa del legno.
Gli esemplari femmina depongono le uova (tra le 20 e le 60) nelle piccole fessure. Dopo 4/5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno del legno, scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, e ci rimangono fino a metamorfosi completa.
Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno), infatti, fuoriesce dal legno, lasciando dei caratteristici fori indicativi del suo passaggio dal diametro di 2 mm circa.
La presenza dei fori sulla superficie legnosa è indicativa quindi di uno sviluppo già terminato. All’interno del legno restano infatti soltanto le gallerie vuote, gallerie che rappresentano comunque una grave minaccia sia per la salute di fusti vivi che per l’integrità della mobilia d’appartamento, in quanto compromettono le funzioni vitali nei primi e la stabilità e robustezza nella seconda.